2. Ecco come le imprese cinesi scelgono le alleanze con quelle italiane

Nel sistema di intelligence economico-finanziaria (IEF) della Cina, l’influenza su un obiettivo di investimento ruota intorno al concetto di guanxi (portafoglio relazionale), ossia di reti di relazioni basate sulla fiducia tra funzionari di aziende cinesi e agenti dell’intelligence di Pechino, sotto la gestione del Governo Centrale.

Lo sviluppo di un’adeguata strategia di IEF (e di controspionaggio industriale) con la Cina da parte di un Sistema-Paese occidentale richiede, pertanto, il posizionamento delle imprese di quest’ultimo (o della sua intelligence) nella guanxi governativa.

Laddove, infatti, Pechino attribuisca scarsa affidabilità ad un Paese, la sua azione preferirà l’avvio di partnership rispetto all’acquisizione di asset. In Italia, ad esempio, il gruppo cinese di telecomunicazioni ZTE ha avviato una collaborazione con Tiscali (piuttosto che entrare nella società) per l’implementazione di una rete in fibra ottica in Sardegna. In tal modo, ZTE può usufruire delle potenzialità locali della Regione, senza affrontare le difficoltà burocratiche e occupazionali che la coinvolgerebbero come azionista.

 

Roma, 21 marzo 2011